La nazione del Kahndaq, viene occupata dai mercenari dell’organizzazione criminale Intergang, intenzionati a mettere le mani sulla mistica corona di Sabbac. Solo il ritorno dell’eroe Teth Adam (Dwayne Johnson) potrebbe fermarli, ma l’incontrollabilità del guerriero costringe i membri della Justice Society (Pierce Brosnan, Noah Centineo, Aldis Hodge e Quintessa Swindell) a intervenire per arrestarne la furia distruttiva.
All’undicesimo capitolo del suo Extended Universe, la DC sembra aver imboccato, con quest’opera di Jaume Collet-Serra (L’uomo del treno – The Commuter, Jungle Cruise) la strada giusta non per realizzare una singola pellicola di buona qualità per inserirla facilmente nel proprio universo narrativo. Nonostante il soggetto non sia tra i più originali, incentrare la storia su un eroe negativo (o meglio su un antieroe), l’introdurne altri senza grandi forzature narrative (ma anche senza grosse spiegazioni), il false ending, e il cameo del mitico Henry Winkler, danno a al film una piacevole scorrevolezza arricchita dall’incontro, quasi “educativo”, tra un eroe del passato cresciuto in un mondo fatto di brutalità e i supereroi contemporanei che credono alla giustizia e allo spirito di sacrifico, dalla divertente goffaggine del personaggio di Noah Centineo e dalla consueta comica inespressività di The Rock.
Oltre a questo, il film, come detto, apre nuove e interessanti prospettive alla DC, oltre a un ovvio sequel o al ritorno del Superman di Henry Cavill che si spera amplieranno in positivo l’universo dei rivali della Marvel.
Un’opera che svolge egregiamente, grazie anche alla sua ragionevole durata, il proprio compito di intrattenere il pubblico in sala.
Andrea Persi