On the Rocks di Sofia Coppola è una commedia agrodolce su padri, figlie e matrimoni falliti.

C’è una coppia, in qualsiasi parte del pianeta, che non prova la sensazione di andare alla deriva per alcuni anni nella convivenza?

Essere l’uno la metà dell’altro è bellissimo nel roseo periodo iniziale, con i partner persi quando si ritrovano separati anche solo per poche ore. 

Ma le cose cambiano.

Prima che tu te ne accorga, hai passato alcuni anniversari, aggiunto un membro alla famiglia e la piccola persona sta assorbendo tutte le tue energie, per non parlare delle tue ore di veglia e…. il romanticismo è fuori dalla finestra.

Sofia Coppola non perde così tempo a costruire preamboli nel suo ultimo, On The Rocks, in streaming su AppleTV.

Il marito di Laura, Dean, potrebbe essere coinvolto sentimentalmente con un’altra donna?

È un caso da manuale di “uomini con altre cose in mente”: improvvisamente impegnato in ufficio, troppo affiatato con una splendida collega, private chat telefoniche e, la cosa più sospetta di tutte, i viaggi di lavoro improvvisi. 

Il matrimonio potrebbe essere in rovina?

Rashida Jones e Marlon Wayans si sentono come una coppia nella vita reale soprattutto nel modo in cui schivano le conversazioni da cui potrebbero scaturire dei problemi.

Piuttosto che affrontare il sempre impegnato Dean, Laura preferisce rimbalzare i suoi problemi su suo padre Felix (Bill Murray), un invecchiato uomo di città che non crede di essere mai invecchiato.

Più che concentrarsi semplicemente sui problemi della coppia moderna, esacerbati dalle pressioni della genitorialità, il film è interessato a come le donne affrontano le curve che affiorano sul loro cammino verso l’autorealizzazione.

A un uomo, il tempo impiegato per costruire una carriera a costo di tutto il resto è in gran parte perdonato. Dean è consapevole che Laura è stata abbandonata, letteralmente, a tenere in braccio il bambino e a pulire il bagno a sbrigare le faccende domestiche a discapito del suo lavoro di scrittrice, ma questo non gli impedisce di uscire, danzando, dalla porta di casa.

I ragazzi vengono visti come ragazzi, siano essi giovani fusti che tentano la scalata aziendale o playboy sul pendio della vecchiaia.

Per un po’, il film vacilla sull’orlo del territorio della sitcom (uomini e donne non possono essere amici! Devono darsi battaglia!), ma si salva introducendo un certo grado di complessità nel suo percorso.

È interessante come papà Felix, che gira spensieratamente per il mondo, saltando da un hotel a cinque stelle all’altro, sia così disposto a pensare il peggio di suo genero. 

Non c’è modo di dare a Dean il beneficio del dubbio.

Per quanto Felix ami il moralismo sugli altri uomini e sull’infedeltà, lui stesso non è innocente.

Ci vuole un mascalzone per conoscere un mascalzone, sostiene Felix, e sente odore di guai nelle abitudini di Dean di lavorare fino a tardi e di scherzare con i colleghi più giovani. 

On the Rocks non è alimentato da questo mistero, però questo dà lo spunto e la scusa a Laura e Felix per trascorrere del tempo insieme, facendo tintinnare martini e litigando sul menu in vari locali panoramici di New York. 

Come quasi tutti i film di S.Coppola, On the Rocks  si svolge su uno sfondo di ricchezza irraggiungibile, un dettaglio appena riconosciuto dai personaggi.

Come in quasi tutti i suoi film, quella ricchezza è tanto seducente quanto deprimente, conferendo a ogni scena una lucentezza stravagante ma non offrendo alcuna soluzione ai problemi esistenziali di Laura.

Sostenere questo tipo di commedia buffa non è un risultato da poco, ma On The Rocks non si esaurisce mai.

La Coppola ha preso una pagina dal vecchio playbook di Woody Allen e ha presentato la città di New York al suo meglio, elegante e stranamente priva di traffico per una commedia newyorkese all’antica, dove i dettagli dell’esistenza quotidiana di questa famiglia sono così contemporanei da sembrare veri.

Valerio Sembianza

Eccovi il trailer

 

 

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“Chi ride al cinema non guarisce dalla lebbra, ma per un'ora e mezza non ci pensa.” di Jim Carrey
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