Per questo nuovo appuntamento con la rubrica “L’artista della domenica” parleremo, nel giorno del 28esimo anniversario della prematura scomparsa, di un grande della musica mondiale: Freddie Mercury.
Freddie Mercury, pseudonimo di Farrokh Bulsara è nato a Zanzibar il 5 settembre del 1946. Nel 1970 con il chitarrista Brian May ed il batterista Roger Meddows-Taylor fondò i Queen, ai quali un anno più tardi si aggiunse il bassista John Deacon. Freddie per i Queen, con cui restò fino alla prematura morte, scrisse molte canzoni, tra cui si ricordano successi come Bohemian Rhapsody, Don’t Stop me now, It’s a hard life, Somebody to love, We are the champions e tante altre poesie-brani entrati nella storia della musica mondiale di tutti i tempi.
Oltre all’attività con i Queen, negli anni ottanta intraprese un breve percorso da solista con la pubblicazione di due album, Mr. Bad Guy nel 1985 e Barcelona nel 1988, frutto della collaborazione con il soprano spagnolo Montserrat Caballé. In suo onore, il 20 aprile 1992 fu organizzato a Londra il Freddie Mercury Tribute Concert, al quale parteciparono numerosi artisti internazionali; parte dei proventi dell’evento furono utilizzati per fondare The Mercury Phoenix Trust, organizzazione impegnata nella lotta all’HIV.
Ricordato per il talento vocale e per l’esuberante personalità sul palco, è considerato uno dei più celebri e influenti artisti nella storia del rock e viene universalmente riconosciuto come uno dei migliori frontman di sempre; come membro dei Queen venne inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2001, mentre singolarmente entrò a far parte della Songwriters Hall of Fame nel 2003.
Freddie Mercury crebbe ascoltando le sonorità orientali della cantante Lata Mangeshkar, che conobbe durante la sua gioventù in India. Con lo spostamento a Londra, iniziò a conoscere in modo più approfondito la musica dei maggiori artisti del periodo; tra i suoi cantanti preferiti vi erano Jimi Hendrix, John Lennon e Robert Plant, apprezzando inoltre Jim Croce ed Eric Clapton.
Dopo una relazione tra il 1969 e il 1970 con Rosemary Pearson Mercury iniziò un serio rapporto con Mary Austin, convivendo con lei per circa sette anni. Nei primi anni settanta, Freddie Mercury cominciò ad avere le prime consapevolezze del proprio orientamento sessuale, espresse poi in un’intervista del dicembre 1974 al New Musical Express, in cui dichiarò di essere «gay come un narciso». Nel dicembre 1976, il cantante rivelò a Austin la sua sessualità e pose fine al loro rapporto amoroso, ma i due rimasero tuttavia molto legati e fece da padrino al figlio della donna. Dal 1975 al 1978, a fasi alterne, ebbe la sua prima vera relazione con un uomo, l’amministratore di una casa discografica di nome David Minns. Tra il 1978 e il 1979 ebbe poi una relazione con Joe Fanelli, diventato poi suo chef privato. Negli anni ottanta ebbe una breve relazione con l’attrice austriaca Barbara Valentin, apparsa anche nel videoclip di It’s a Hard Life e con Winnie Kirchberger. Nel 1984 iniziò invece la storia d’amore con un parrucchiere di nome Jim Hutton; l’uomo, che risultò anch’egli sieropositivo nel 1990 e morì di cancro nel 2010, visse con Mercury nella Garden Lodge per gli ultimi anni della vita del cantante.
Alle 18:48 del 24 novembre 1991 Mercury si spense all’età di 45 anni nella sua casa di Logan Place a causa di una broncopolmonite aggravata da complicazioni dovute all’AID.
“Puoi avere tutto nel mondo ed essere ancora l’uomo più solo – You can have everything in the world and still be the lonelies man”