“Sospeso immobile, un fermo immagine”… di emozioni. Questo è “Sei nell’anima”, il “non biopic” per eccellenza, come lo definirebbe la Gianna, firmato Cinzia Th Torrini. L’approccio iniziale è di prudenza, curiosità e una leggera diffidenza, come accade tutte quelle volte in cui ci si immerge nel racconto della vita di un mostro sacro. Perché questo è stata ed è Gianna Nannini, o semplicemente “Gianna”, per tutti noi che siamo cresciuti con le sue cassette nella Golf GTI del babbo cantando insieme – senza neanche capire bene cosa stessimo cantando – “America” o “I maschi” o “Bello e impossibile”. Insomma, nella playlist della macchina, accanto ai Rolling Stones c’era anche lei.

Impossibile non tornare indietro nel tempo insieme ai flashback della vita della cantante, a quegli anni in cui tutto aveva un sapore diverso, di conquista, di fame, e di verità.

Sei nellanima il film Ph Ralph Palka

“Sei nell’anima” non è solo un biopic

In controtendenza rispetto alle opinioni di alcuni colleghi, nel perfetto stile Nannini, qui c’è da capire se si voleva un biopic fedele all’originale in cui si raccontava nei dettagli la grandezza dell’artista e la sua rilevanza nel contesto storico-sociale, come alcuni avrebbero voluto, oppure dare al film una lettura più intima, riservata, meno conosciuta della protagonista, come in effetti è stato.

E quindi se “il didascalico”, e il “prevedibile da fiction”, secondo alcuni, significa dare identità e corpo al vissuto di questa donna, ben venga. Perché ciò che è stato messo in scena, come sottolineato anche dall’artista a Rolling Stones, non è un’autobiografia, ma un messaggio universale: di amore, sofferenza, resilienza, condivisione. Non è la Gianna del successo, è la Gianna che arriva al successo con tutte le fragilità e la sensibilità di una ragazza, che nonostante la vita, cerca di rimanere umana e fedele a sé stessa, senza mai disunirsi. Essere e mostrarsi “esseri umani”, prima ancora che “personaggi”: una bella lezione di umiltà da non sottovalutare.

L’interpretazione “rock” dell’attrice toscana Letizia Toni

Una vera rivelazione l’attrice toscana Letizia Toni, che la interpreta e che parte come un diesel per poi mostrare tutte e cinquanta le sfumature di Nannini. Ad un certo punto non si ha più la sensazione di vedere qualcuno che recita, ma sembra di vedere proprio lei. Di vivere e immedesimarsi nei suoi conflitti interiori, nei suoi rapporti turbolenti, nel suo amore tacito ma smisurato. Un tutt’uno con l’anima e la voce della protagonista. Anche il ritmo del film subisce un cambiamento, una prima parte più lenta, incalza poi in sequenze più veloci scandite da eventi e rivelazioni.

Sei nell'anima - uscita del disco "California" e del singolo "America", 1979
Sei nellanima uscita del disco California e del singolo America 1979 Ph Ralph Palka

“Anima” la parola chiave per la cantante quanto per la regista, che è riuscita a raccontare l’essenza più preziosa di una personalità senza filtri né compromessi. Senza regole, senza punti cardinali e di riferimento, Letizia ha fatto emergere tutta quella genuinità, quello spirito controverso e rivoluzionario che riusciamo a riconoscere nelle sue canzoni. Perché, come evidenziato nel film, non si tratta mai di testi astratti, ma di un vissuto profondo, che parte dalla pancia, passa per lo stomaco fino ad arrivare alla voce, emettendo quel suono da sempre ritenuto inconfondibile. Lo stesso che la produttrice Mara Maionchi (Andrea Delogu) è riuscita immediatamente ad individuare. Perché “in tutta questa distruzione – Gianna – ha sempre cercato un’altra direzione”.

Sei nell'anima - Andrea Delogu
Sei nellanima Andrea Delogu Ph Ralph Palka

Il rapporto conflittuale con il padre e la ribellione nei confronti della società

E quindi c’è tanto della sua sensibilità artistica, del suo animo ribelle, e c’è tanto del rapporto con suo padre, l’imprenditore Danilo Nannini, interpretato da Maurizio Lombardi. Il suo compito era concettualmente poco accomodante, perché qui il padre di Gianna va a rappresentare quel rigore morale e quella rigidità degli standard sociali a cui sua figlia si ribella sin da adolescente. Danilo è apparentemente quanto di più distante potesse esserci da lei, una sfida personale da vincere, una racchetta da tennis da gettare a terra. Il rigore e l’eleganza dello sport, contro il caos e il sogno del microfono.

Poi però qualcosa cambia, e come accade spesso nella vita ci si ritrova e riunisce in età più matura, con l’esperienza e il superamento del dolore. Come quello vissuto dalla cantante nel suo periodo nero, e che la ha vista riemergere proprio grazie a quell’amore che, se autentico, resiste alle intemperie dello spazio e del tempo. Al funerale del padre la scena è avvolta e caratterizzata da opposti, buio e luce, silenzio e voce, quella di Gianna, che alle parole preferisce di gran lunga la musica: “Tornerai, perché perdersi non è possibile”.

Sei nell'anima - Letizia Toni e Maurizio Lombardi
Sei nellanima Letizia Toni e Maurizio Lombardi Ph Ralph Palka

“Sei nell’anima” è inizio e fine , la spiegazione del tutto

Il momento della separazione dal padre, il peso delle ultime parole, implica in realtà nella parte finale del film – e probabilmente nel secondo tempo della sua vita- il recupero di un affetto profondo, delle sue radici, e la consapevolezza del suo amore immortale per Carla, qui interpretata da Selene Caramazza a cui dedica “Sei nell’anima”, inizio e fine del film, spiegazione del tutto.

Ed è così che si conclude il viaggio di un’artista che ha rappresentato non solo la rivoluzione della musica italiana ma anche di un pensiero. Quello per cui è necessario non compromettersi mai, come scritto con il rossetto sullo specchio di un bagno. Quello per cui forse, tra le righe e le note di una canzone, ritrovarsi è possibile.

Sei nell'anima - Letizia Toni e Selene Caramazza
Sei nellanima Letizia Toni e Selene Caramazza Ph Ralph Palka

“Sei nell’anima”, il Trailer

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