La porta che si era socchiusa all’ultima edizione degli Oscar con la candidatura di Black Panther come miglior film, sembra essersi aperta (o per meglio dire sfondata) e un cinecomic ha finalmente conquistato un prestigioso premio internazionale, ossia il Leone d’Oro. Tralasciando l’utilizzo più o meno improprio del termine per l’opera di Todd Philips, è certo che il suo Joker, che racconta, in un cupa Gotham degli anni ’80, la genesi della nemesi di Batman ha ricevuto ovazioni quasi unanimi sia dal pubblico della manifestazione che dagli addetti ai lavori, soprattutto grazie all’ interpretazione di Joaquin Phoenix, professionista da sempre in scarsa sintonia con lo star system hollywoodiano, ma con cui sembra, dopo la morte del fratello River e la lotta contro l’alcolismo, aver finalmente trovato un modo di convivere.
Roman Polanski, altro grande favorito della gara, nonostante le polemiche della vigilia con la sua presidentessa, l’argentina Lucrecia Martel, riceve il premio speciale della Giuria per il suo J’Accuse, ispirato al caso Dreyfus e tratto dal romanzo dello scrittore Thomas Harris L’ufficiale e la spia.
About Endlessness dell’islandese Roy Andersson, introspettiva e “visiva” opera, ispirata all’Arca Russa di Sokurov, conquista il Leone d’Argento, mentre il premio per la migliore sceneggiatura va al cinese Yonfan per il film d’animazione No.7 Cherry Lane, che racconta, con straordinaria attualità, la vita e le tensioni sociali nella Hong Kong del 1967 e quello speciale delle Giuria a La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco, cinica, ma allo stesso tempo poetica, riflessione sulla memoria storica di un Paese decenni dopo le stragi di mafia degli anni ’90.
Tra gli attori, Coppa Volpi per Luca Martinelli con Martin Eden, rielaborazione dell’omonimo romanzo di Jack London ambientata nella Napoli d’inizio ‘900, per la regia di Pietro Marcello e ad Ariane Ascaride, per il dramma familiare Gloria Mundi, diretto dal francese Robert Guédiguian, mentre il premio Marcello Mastroianni per il miglior giovane attore viene assegnato a Toby Murphy per Babyteeth, pellicola di Shannon Murphy che racconta la storia d’amore tra uno spacciatore e una ragazza malata di cancro.
Avengers Engame ha sbancato i botteghini e gettato giù dal trono degli incassi (sia pure con qualche piccolo aiuto della distribuzione) l’ Avatar di James Cameron, ma solo il tempo potrà dirci a quali traguardi potrà aspirare il pagliaccio triste e psicopatico di Todd Philips che da buon cattivo, sicuramente stuzzicherà molto di più i gusti dei cinefili rispetto a noiosi eroi senza macchia.
Andrea Persi