Dopo aver condiviso i poteri di Shazam (Zachary Levi) con i suoi fratelli adottivi (Jack Dylan Grazer, Faithe Herman, Grace Caroline Currey, Ian Chen e Jovan Armand), il giovane Billy Batson (Asher Angel) cerca di combatte il crimine di Philadelphia, districandosi tra i problemi adolescenziali e lo scetticismo della gente. Ma l’arrivo delle figlie del titano Atlante (Lucy Liu, Rachel Zegler e Helen Mirren, menzione di merito per lei che ha pagato 500 biglietti per il film ad altrettanti bambini del Salento, dove è solita trascorrere le vacanze col marito e regista Taylor Hackford) costringerà i giovani super eroi a crescere più in fretta di quanto pensavano.

Eccovi il trailer

Mentre la Marvel pare segnare il passo (vedi il nuovo Antman ambientato nel “quantum verso”) la DC sembra aver finalmente trovato un format vincente con questa pellicola non eccessivamente fan service, anche se abbiamo simpatici riferimenti, alla satanica bambola Annabelle e ai Goonies (cult degli anni 80 che se girato oggi avrebbe avuto già 30 sequel e 20 spin off ma per il quale i fan sognano un seguito ormai da 40 anni, speranze riaccese dal recente Oscar al protagonista Ke Huy Quan),scanzonata (a Zachary Levi e al simpaticamente imbranato Jack Dylan Grazer il compito ben eseguito di tenere sempre vivo il lato comico delle situazioni), politicamente corretta (c’è una famiglia allargata di super eroi più variegata dell’equipaggio della serie classica di Star Trek) e di buon livello di spettacolarità visiva che trasporta gli ormai famosi super problemi dei super eroi nel mondo degli adolescenti in cui predominano la paura di crescere e di perdere i propri affetti (tema quanto mai in voga quest’anno e oggetto di pellicole di successo quali The Fabelmans, Close o Gli spiriti dell’isola).

Sostanzialmente, insomma, un film per famiglie fino alla fine, fatto di buoni sentimenti e protagonisti simpaticamente imperfetti, che, dopo tanti e troppi film con eroi oscuri, scorretti e tormentati, era proprio ciò che ci voleva.

Andrea Persi

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“Chi ride al cinema non guarisce dalla lebbra, ma per un'ora e mezza non ci pensa.” di Jim Carrey

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