Prosegue il cammino nella storia dei GRANDI ALBUM ITALIANI, la collana che sta portando in edicola trenta capolavori della musica italiana nelle ultime versioni rimasterizzate e ulteriormente arricchite da un apposito fascicolo di contenuti inediti. La terza uscita è dedicata ad un’altra pietra miliare del nostro panorama musicale: “LA VOCE DEL PADRONE” di FRANCO BATTIATO.

L’album, pubblicato nel 1981, raggiunse il successo solo l’anno successivo, arrivando a dominare le classifiche da maggio in poi e raggiungendo il milione di copie vendute. Sotto l’influsso della scena inglese di quegli anni, Franco Battiato si allontana dal rock progressivo della prima fase della sua carriera, affermando quella veste trascendentale e inconfondibile che avrebbe contraddistinto la sua musica e arrivando al grande pubblico grazie a brani come “Summer on Solitary Beach”, “Bandiera bianca”, “Gli uccelli”, “Cuccurucucù”, “Segnali di vita”, “Centro di gravità perma­nente” e “Sentimiento nuevo”.

Canzoni, quest’ultime, che continuano imperterrite a girare in radio grazie anche alle innumerevoli cover prodotte negli anni: in ordine di tempo, dalla più recente, la nuova versione di “Centro di gravità permanente” di Biagio Antonacci.

LA COLLANA

Ogni uscita è composta da edizioni curate in ogni minimo dettaglio, accompagnate da un booklet con speciali approfondimenti incentrati sul singolo disco e sulla carriera di ogni artista, oltre a note di colore sui principali avvenimenti culturali in Italia e nel mondo che hanno caratterizzato l’anno di uscita di ogni album della collana. Tutte le sezioni sono documentate con foto e immagini d’archivio di difficile reperibilità.

Dopo “Lucio Dalla”, “Una donna per amico” e “La voce del padrone”, arriveranno in edicola (in ordine di uscita): “Concerto per Margherita” (Riccardo Cocciante); “Sotto il segno dei pesci” (Antonello Venditti); “Burattino senza fili” (Edoardo Bennato); “Mio fratello è figlio unico” (Rino Gaetano); “Laura” (Laura Pausini); “Via Paolo Fabbri 43” (Francesco Guccini); “Siamo solo noi” (Vasco Rossi); “Crêuza de mä” (Fabrizio De André); “Mina” (Mina); “Buon compleanno Elvis” (Luciano Ligabue); “Il giorno dopo” (Mia Martini); “Tutto il resto è noia” (Franco Califano); “Profumo” (Gianna Nannini); “Nero a metà” (Pino Daniele); “Pazza idea” (Patty Pravo); “Samarcanda” (Roberto Vecchioni); “Paris milonga” (Paolo Conte); “Dove c’è musica” (Eros Ramazzotti); “La vita è adesso” (Claudio Baglioni); “Alla fiera dell’est” (Angelo Branduardi); “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” (883); “Mangio troppa cioccolata” (Giorgia); “Zerolandia” (Renato Zero); “Mi fai stare bene” (Biagio Antonacci); “Parsifal” (Pooh); “T’innamorerai” (Marco Masini); “Carboni” (Luca Carboni).

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“Chi ride al cinema non guarisce dalla lebbra, ma per un'ora e mezza non ci pensa.” di Jim Carrey

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