Space Jam 2 – ora al cinema !
Quando usci nel 1996, il primo Space Jam arrivò piuttosto tardi rispetto alla serie di film a tecnica mista del ventennio 1980-2000 che aveva generato classici come Tron o Chi ha incastrato Roger Rabbit? Ma pur non presentando innovazioni tecniche di rilievo rispetto ai predecessori, la presenza di un idolo dello sport come Michael Jordan e degli ancora più iconici Looney Tunes lo resero il maggior film di successo sul basket di sempre e il terzo del genere sportivo dopo Rocky IV e The Blind side.
Esattamente 25 anni dopo la Warner ripropone la formula ora aggiornata con le più avanzate tecniche computerizzate per la regia di Malcolm D. Lee.
Il cestista Le Bron James ha sacrificato l’ infanzia per diventare un atleta di successo e vorrebbe che suo il figlio Dom (Cedric Joe), seguisse le sue orme. Ma il ragazzo aspira a diventare un progettista di videogiochi e quando la perfida entità computerizzata Al-G Rhythm (Don Cheadle) imprigiona entrambi del Serververso della Warner Bros, cercando di metterli l’uno contro l’altro, Le Bron non potrà che chiedere aiuto agli personaggi dei cartoni, guidati da Bugs Bunny, per salvare suo figlio e ritornare a casa, sfidando la malvagia intelligenza artificiale a un gioco sul basket, inventato proprio da Dom.
Rispetto al suo predecessore, la pellicola di Lee, ci porta effetti speciali computerizzati all’avanguardia, che riescono a non snaturare i personaggi dei Tunes e una storia certamente più profonda, ma altrettanto divertente, della precedente, che affronta temi come la famiglia (in senso ampio), il sacrificio e la necessità di essere se stessi. Le scene più riuscite sono certamente quella del viaggio di Bunny e Le Brons attraverso il Serververso alla ricerca degli altri giocatori che ritroviamo in gradevolissime gag nei vari mondi Warner come quello di Matrix o dei Super eroi della DC e la partita nel baket videoludico creato da Dom, dove abbiamo svariati camei di personaggi reali (come l’attore Michael B. Jordan) e dei più celebri personaggi Warner come il Batman televisivo di Adam West. E forse quest’ultimo particolare è proprio l’unico limite del film: ovvero di strizzare eccessivamente l’occhio ai ragazzi-adulti già fan della precedente pellicola che ai più piccoli.
Nel complesso, gli eroi della nostra infanzia tornano sul grande schermo con un nuovo amico in carne e ossa. E sembrano essere in ottima forma e al passo coi tempi.
Andrea Persi
Eccovi il trailer