Aspettando Obsidian, il sequel del reboot di Tomb Raider con Alicia Vikander, ecco arrivare la versione cinematografica dell’alter ego maschile Sony della sexy archeologa della Eidos ovvero Nathan Drake protagonista della serie Uncharted, che è stat presentato nella capitale dal protagonista, Tom Holland, che si è trattenuto alcuni giorni ammirando i monumenti della città Eterna e incontrando personalità locali come Fabio Rovazzi (che non ha trovato di meglio che parlare all’attore inglese di Sanremo e di Orietta Berti) e Francesco Totti, che probabilmente ha avuto maggior buon gusto.
Nathan Drake (Tom Holland), discendente del corsaro Sir Francis Drake, vive da solo da quanto i genitori sono morti e suo fratello Sam è misteriosamente scomparso. Il ragazzo, dotato di una conoscenza enciclopedica della storia e di notevoli doti atletiche, viene avvicinato da Victor Sully (Mark Wahlberg), cacciatore di tesori e amico di Sam, che lo coinvolge nella ricerca di un bottino nascosto dall’equipaggio di Ferdinando Magellano e che fa gola anche al potente e corrotto Santiago Moncada (Antonio Banderas), al suo sicario Braddock (Tati Gabrielle) e all’avventuriera Chloe Frazer (Sophia Ali).
Il tentativo del regista e creatore di Benvenuti a Zombieland, Ruben Fleischer di prendere Peter Parker e farlo diventare Indiana Jones, purtroppo fallisce miseramente. Tom Holland (il cui curriculum cinematografico dimostra che ha la capacità di fare di meglio), ripropone il suo “eroe tonto” dei film della Marvel con una sovrabbondanza di primi piani da cucciolotto smarrito, acrobazie e addominali messi in mostra ogni 5 minuti, che mal si concilia con un film che richiederebbe più un Dominic Toretto e meno un Mr Bean che picchia le persone per sbaglio, risolve indovinelli privi di senso logico (anfore romane vecchie di 2000 anni in un cripta spagnola del 1500??? Ooooookkkkk) e ha codone di paglia lungo un metro e mezzo quando sta per giocare lui un tiro birbone.
In effetti, nonostante il discreto tasso di spettacolarità, come la scena della causa d’aste la scazzottata sull’aeroplano e l’inseguimento aereo, il film non offre alto che intrattenimento a basso tasso di originalità e adrenalina a cui difetta sia l’ironia del mitico Indy (al confronto dei dialoghi tra Holland e Wahleberg, quelli tra Boldi e De Sica sembrano tratti da un’opera di Shakespeare) e sia l’adrenalina di come franchise di Mission Impossible, con colpi di scena che forse lo potevano essere tali 30 anni fa (scena post crediti inclusa).
Come ha già scritto qualcuno: Uncharted un film guardabile, che poteva riuscire meglio.
Andrea Persi
La frase: Nathan Drake (riferendosi a Santiago Moncada): “Sono sicuro che ha appena minacciato di uccidermi!”
Eccovi il trailer