La seconda stagione di Dark risulta completamente incomprensibile a meno che non si sia vista la prima stagione.
La serie di fantascienza in lingua tedesca co-creata da Baran bo Odar e Jantje Friese torna con altri paradossi temporali, omicidi, affari e antenati a sorpresa che possono o non possono creare scenari d’incesto imprevedibili.
Non c’è un “in precedenza” o serie di coccole per gli spettatori che sono tornati nella piccola città tedesca di Winden e le quattro famiglie che sono tutte collegate attraverso un fenomeno cosmico sconosciuto.
Invece la serie salta immediatamente in una nuova timeline che definisce il tono raccapricciante e omicida per questa intera stagione.
Il risultato è come se lo show fosse saltato all’improvviso su un’autostrada e senza alcun tentativo di unirsi con grazia agli altri, accelerando e aspettandosi che gli spettatori gli sitano dietro.
I salti temporali sono inizialmente indicati con il testo sullo schermo, ma più in profondità si va in questa stagione, meno marcatori temporali vengono assegnati.
Allo stesso modo, il massiccio insieme di personaggi tedeschi è a malapena spiegato; anche le immagini sovrapposte delle versioni più giovani e più vecchie dello stesso personaggio provenienti da timeline diverse presuppongono che gli spettatori ricordino il contesto e il significato di ciascuno.
Anche se la Stagione uno ha suscitato un certo brivido della scoperta, dal momento che ogni elemento è diventato sempre più chiaro per essere inserito in questa scatola di puzzle che è lo spettacolo, il risultato di una minore esposizione è una stagione molto più densa e ricca di azione che, a volte, può diventare confusa.
I genitori possono incontrare qualcuno più anziano che capita poter essere il loro bambino o una persona che viaggia in un altro momento, che cambia il contesto dal modo in cui li conosciamo e crea una dissonanza cognitiva.
In poche parole Dark è una serie dannatamente intimidatoria da guardare, con la sua fitta narrativa di viaggi nel tempo e una lunga lista di personaggi da ricordare.
I creatori hanno ancora una stagione da creare e presentare prima che la loro ambiziosa storia finisca.
Questa seconda stagione può a volte ferire il cervello dello spettatore, cercando di mettere insieme tutte le narrazioni che viaggiano nel tempo, ma alla fine, i creatori premiano la tua pazienza con alcuni momenti stellari.
Con otto episodi, Dark si rivela un intreccio di storie avvincenti e spettacoli memorabili creando il giusto hype per la conclusione della storia.
Valerio Sembianza