Il reboot in salsa Avengers dell’Uomo Ragno dopo le fallimentari pellicole interpretate da Andrew Garfield è stato uno dei successi più insperati sia in termini di incassi che di critica la quale ne ha lodato il taglio adolescenziale e l’interpretazione del simpatico Tom Holland. Tuttavia oggi la prosecuzione della saga, che appariva certa visti gli incassi di Far from home, sembra a rischio a causa della rottura tra la Sony, che detiene i diritti di sfruttamento cinematografico del personaggio e la Disney che possiede tutti quelli degli altri eroi Marvel e che ha fatto di Spiderman uno dei personaggi principali del suo Marvel Cinematic Universe.

L’accordo tra le due società prevedeva che la Sony curasse la produzione dei film e pagasse alla Disney il 5% degli incassi. Tuttavia la casa di Topolino ha chiesto che il nuovo accordo in corso di stipula prevedesse una percentuale più alta in cambio di una partecipazione alla produzione dei successivi film. Una questione economica non poco complessa se si pensa che l’ultima pellicola costata “appena” 160 milioni di dollari (leggermente meno della precedente) ha incassato oltre un miliardo, su cui la Sony ha opposto, almeno per il momento, un netto rifiuto che potrebbe portare l’eroe creato da Steve Dikto e Stan Lee a  confluire nel Venomeverso, magari risollevando così le sorti di una saga che non è partita esattamente col piede giusto nonostante un protagonista del calibro di Tom Hardy e la Disney a “snappare” dalla galassia Marvel un personaggio già entrato nelle simpatie di molti.

Mentre in rete si scatenano delusioni e ironie (vedasi il twitter di Jeremy Renner e quello non propriamente british di Kevin Smith) noi fan possiamo solo sperare che ai piani alti dei due colossi dell’intrattenimento si ricordino che un supereroe non è solo un business ma anche un simbolo di gioia e speranza.

Andrea Persi 

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“Chi ride al cinema non guarisce dalla lebbra, ma per un'ora e mezza non ci pensa.” di Jim Carrey

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