Nove anni dopo che il medium Carl (Steve Coulter) e la sensitiva Elise (Lin Shaye) sono riusciti a liberarli dagli spiriti maligni dell’Altrove, Josh Lambert (Patrick Wilson) e suo figlio Dalton (Ty Simpkins), sono nuovamente minacciati dalle sinistre entità demoniache.
Dopo due prequel incentrati sul personaggio di Elise, la Blumhouse conclude (per ora) la saga iniziata nel 2010 con una pellicola diretta dallo stesso protagonista Patrick Wilson che nonostante l’inesperienza dirige un’opera prima di buona fattura, dimostrando di sapersi destreggiare molto bene tra jump scares, sinistre sfocature alle spalle dei personaggi e scene inquietanti (vedasi quella della tac, una delle migliori), riuscendo a essere originale e non banale a livello tecnico.
Il Trailer
Viceversa a livello narrativo la storia presenta alcuni e vistosi limiti. La trama, prevedibile per chi aveva assistito alla conclusione del secondo Insidious (e che, peraltro, fa da prologo a questo film), andava certamente curata meglio e non basta la sottotrama sul padre di Josh a renderla più interessante mentre lo stesso Josh è caratterizzato come un padre sfigato e babbeo, ben differente dal personaggio dei primi capitoli. Infine sarebbe stato il caso di non relegare il vecchio cast: la goffa coppia di acchippademoni Specs e Tucker (Leigh Whannell e Angus Sampson), Carl e la stessa Elise (anche se la “regina dell’urlo” Lyn Shaye è comunque magnifica), in semplici camei, soprattutto in favore di personaggi non altrettanto efficaci come la compagna di stanza (Sinclair Daniel) di Dalton.
Nel complesso, comunque, un film horror che fa egregiamente il proprio dovere di spaventare il pubblico e, perché no, anche di divertirlo.
Andrea Persi