Emozionarsi, trattenere il respiro, lasciarsi travolgere dalle luci delle telecamere. Un’edizione intensissima, quella di Venezia 81, che ha visto protagoniste le celebrità più amate del momento. Adrien Brody, Brady Corbet, Joaquin Phoenix, Pedro Almodóvar, Tim Burton, Angelina Jolie, Brad Pitt, George Clooney, Daniel Craig, Kevin Costner, Lady Gaga, Cate Blanchett, Kevin Kline solo alcuni degli artisti che hanno attraversato con emozione il red carpet e partecipato agli incontri con la stampa.
E poi anche i nostri talenti, che non sono stati da meno e che hanno incantato il pubblico con la loro presenza. Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Monica Bellucci, Valerio Mastandrea, Luca Guadagnino, Fabrizio Gifuni, Marco Bellocchio, Barbara Ronchi, Federica Rosellini, Romana Maggiora Vergano, Gabriel Montesi, Gianni Amelio ci hanno ricordato e fatto apprezzare il significato del buon cinema.
Potremmo chiamarlo dunque il “festival delle luci e delle stelle”, che ha tenuto cinefili e appassionati con il fiato sospeso per tutta la durata della manifestazione.
Fino all’ultimo, come in un ring, il “toto Leone d’Oro” che per la stampa vedeva tra i favoriti The Brutalist, The Room next door, Queer, The order ma anche i nostri Campo di battaglia, Iddu e Vermiglio. (Sperare è un dovere!)
Il Leone d’oro alla Carriera: Peter Weir e Sigourney Weaver
Due premi però, prima di riportarvi l’elenco dei vincitori, risaltano ai nostri occhi, e sono il Leone d’oro alla Carriera del regista e sceneggiatore australiano Peter Weir (L’attimo fuggente, The Truman Show,
Master & Commander) e dell’attrice statunitense Sigourney Weaver (Alien, Ghostbusters, Gorilla nella nebbia, Avatar, Il maestro giardiniere).
“La Mostra del Cinema di Venezia e il suo Leone d’Oro fanno parte dell’immaginario del nostro mestiere. Essere premiati per il lavoro di una vita come registi, è un grande onore” ha dichiarato Weir, mentre Sigourney Weaver si è detta felice e onorata di ricevere il Leone d’oro alla carriera dalla Biennale di Venezia: “Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e collaboratori con cui ho lavorato nel corso degli anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film”.
Lo ha sottolineato durante la cerimonia di premiazione anche il Direttore Alberto Barbera: “Con soli 13 film realizzati nell’arco di quarant’anni, Peter Weir si è assicurato un posto nel firmamento dei grandi registi del cinema moderno. Il suo è un cinema audace, rigoroso e spettacolare, con una costante di una sensibilità che gli consente di affrontare tematiche eminentemente moderne, come il fascino per la natura e i suoi misteri, la crisi degli adulti nelle società consumiste, le difficoltà dell’educazione dei giovani alla vita, la tentazione dell’isolamento fisico e culturale, ma anche il richiamo degli slanci avventurosi e l’istinto della salutare ribellione”.
Mentre l’attrice Sigourney Weaver per Barbera ha poche rivali: “Forte di un’importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con Alien, di Ridley Scott, diventando in breve una figura emblematica degli anni ’80, nel corso dei quali ha coniato l’immagine di un’eroina senza precedenti per il genere d’azione, capace di reggere vittoriosamente il confronto con i modelli maschili che fino a quel momento avevano dominato nel cinema epico e avventuroso. Il Leone d’oro alla carriera è il doveroso riconoscimento a una star che ha saputo costruire
ponti fra il cinema d’autore più sofisticato e i film che dialogano con il pubblico in forma schietta e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa”.
Per quanto riguarda i vincitori di Venezia 81, alcuni ce li aspettavamo, altri meno (nessun premio per Queer, Iddu, The Order, Maria, Campo di Battaglia o Nonostante nella sezione Orizzonti. Una giuria molto “internazionale” – per Venezia 81 Isabelle Huppert, James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore, Julia von Heinz, Zhang Ziyi -che a parte Vermiglio di Maura Delpero ha lasciato poco spazio alla premiazione del cinema italiano.
Tutti i vincitori dell’81° Mostra del Cinema di Venezia
Concorso
- Leone d’oro al miglior film: The Room Next Door di Pedro Almodóvar
- Leone d’argento – Gran Premio della giuria: Vermiglio di Maura Delpero
- Leone d’argento – Premio speciale per la regia: Brady Corbet per The Brutalist
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Vincent Lindon per Joeur avec le feu (The Quiet Son)
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Nicole Kidman per Babygirl
- Premio Osella per la migliore sceneggiatura: Murilo Hauser e Heitor Lorega per Ainda estou aqui (I’m still here)
- Premio speciale della giuria: April di Dea Kulumbegashvili
- Premio Marcello Mastroianni: Paul Kircher per Les enfants apres deux (And their Children After Them)
Orizzonti
- Premio Orizzonti per il miglior film: The new year that never came di Bogdan Mureşanu
- Premio Orizzonti per la miglior regia: Familiar Touch di Sarah Friedland
- Premio speciale della giuria: One of those days when Hemme dies di Murat Fıratoğlu
- Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile: Kathleen Chalfant, Familiar Touch
- Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile: Francesco Gheghi, Familia
- Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura: Scandar Copti, Happy Holidays
- Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio: Who loves the sun di Arshia Shakiba
- Premio Orizzonti Extra – Armani Beauty / premio degli spettatori: Shahed di Nader Saeivar
Leone del futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis”
- Familiar Touch di Sarah Friedland
Premio Venezia classici per il miglior documentario sul cinema
- Chain reactions di Alexandre O. Philippe
Premio Venezia classici per il miglior film restaurato
- Ecce bombo di Nanni Moretti
Gran Premio Venice Immersive
- Ito Meikyu di Boris Labbè
Premio speciale della giuria Venice Immersive
- Oto’s Planet di Gwenael François
Premio per la realizzazione Venice immersive
- Impulse: playing with the reality di Barry Gene Murphy, May Abdalla
Cartier glory to the filmmaker award 2024
- Claude Lelouch
Premio Campari Passion for film 2024
- Paola Comencini
E se, parafrasando l’attrice Taylor Russell “il cinema è la cura” ci auguriamo un’attenzione sempre maggiore al settore affinché, manifestazioni come queste, possano continuare a regalare bellezza e raccontare il mondo attraverso gli occhi spassionati del cinema.
Arrivederci e a Venezia 82!
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